La stomatite aftosica ricorrente (SAR), comunemente chiamata “aftosi orale”, è una delle patologie più frequenti del cavo orale. Si manifesta con ulcere dolorose ricorrenti, chiamate afte, che interessano la mucosa della bocca, inclusi labbra, guance, palato e lingua. Nonostante non sia generalmente pericolosa, la stomatite può influenzare significativamente la qualità della vita, causando dolore durante la masticazione, la fonazione e la deglutizione.
La condizione è piuttosto comune: si stima che una persona su cinque possa soffrirne nel corso della vita, con la prima comparsa spesso nell’infanzia o adolescenza. Durante un episodio, possono comparire più ulcere contemporaneamente, di dimensioni variabili, che normalmente guariscono spontaneamente in una-due settimane.
Tipi di stomatite
La stomatite può essere classificata in varie forme:
- Stomatite aftosa minore: ulcere piccole, fino a 1 cm di diametro, con bordi definiti e centro bianco-giallastro. Sono le più comuni.
- Stomatite aftosa maggiore: ulcere più grandi, fino a 3 cm, più profonde e dolorose, con tempi di guarigione più lunghi.
- Stomatite erpetiforme: multiple piccole ulcere che possono fondersi tra loro; non correlate al virus dell’herpes ma simili per aspetto.
Cause e fattori di rischio della stomatite
Le cause della stomatite aftosica ricorrente non sono completamente comprese, ma numerosi studi evidenziano fattori di rischio e condizioni predisponenti:
- Familiarità: una storia familiare positiva aumenta il rischio.
- Carenze nutrizionali: bassi livelli di ferro, acido folico e vitamina B12 sono correlati a una maggiore frequenza di episodi.
- Alterazioni del sistema immunitario: disfunzioni immunitarie possono favorire l’insorgenza delle afte.
- Allergie e sensibilità: alcuni alimenti (cioccolato, noci, agrumi) o dentifrici contenenti sodio lauril fosfato possono scatenare episodi.
- Stress e traumi locali: morsicature accidentali, stress psicologico o lesioni della mucosa orale possono essere fattori scatenanti.
- Squilibri ormonali: alcune donne notano un aumento degli episodi durante particolari fasi del ciclo mestruale.
È importante sottolineare che non esistono rimedi casalinghi che risolvano definitivamente la stomatite, e l’approccio professionale è fondamentale per la gestione della condizione.
Sintomi della stomatite
I sintomi della stomatite sono facilmente riconoscibili:
- Ulcere dolorose di colore bianco-giallastro, circondate da un alone rosso infiammato.
- Dolore o bruciore, soprattutto durante la masticazione di cibi acidi, piccanti o caldi.
- Difficoltà a parlare e deglutire nelle fasi acute.
- Possibile febbre o malessere generale in episodi particolarmente intensi (più raro).
- Recidiva ricorrente: gli episodi tendono a ripresentarsi periodicamente, con frequenze variabili.
Diagnosi della stomatite aftosa ricorrente
La diagnosi deve essere effettuata da un dentista o medico specialista, e si basa su:
- Anamnesi accurata: raccolta di informazioni su episodi precedenti, abitudini alimentari, eventuali allergie o patologie sistemiche.
- Esame clinico della bocca: osservazione delle ulcere, localizzazione, dimensione, numero e aspetto.
- Esami di laboratorio: se indicato, per rilevare carenze nutrizionali o condizioni sistemiche correlate.
- Esclusione di altre patologie: herpes labiale, infezioni batteriche, leucoplachie, tumori della bocca.
Un corretto inquadramento clinico è essenziale per decidere il trattamento più appropriato e prevenire complicanze.
Gestione e trattamento della stomatite
Nonostante la stomatite aftosa ricorrente sia auto-limitante, esistono diverse strategie per ridurre dolore, frequenza e durata degli episodi:
1. Rimedi professionali
- Gel o pomate topiche con corticosteroidi o antisettici per ridurre dolore e infiammazione.
- Collutori specifici, privi di alcol e sostanze irritanti, per ridurre la carica batterica e proteggere la mucosa.
- Trattamento delle carenze nutrizionali, come integratori di ferro, acido folico o vitamina B12 quando necessario.
2. Strategie preventive domiciliari
- Evitare cibi irritanti: agrumi, cioccolato, spezie piccanti, cibi troppo caldi o acidi.
- Buona igiene orale: spazzolamento delicato, uso di dentifrici senza sodio lauril fosfato.
- Gestione dello stress, attraverso tecniche di rilassamento, yoga o mindfulness.
3. Monitoraggio professionale
- Visite regolari dal dentista per valutare frequenza e gravità degli episodi.
- Documentazione delle recidive tramite fotografie o diario clinico per adattare il trattamento.
Complicanze e situazioni di allarme
La stomatite aftosa raramente causa complicazioni gravi, ma alcuni segnali richiedono attenzione immediata:
- Ulcere molto grandi o persistenti oltre le due settimane.
- Sanguinamento anomalo o segni di infezione.
- Dolore tale da impedire alimentazione o idratazione corretta.
- Comparsa di sintomi sistemici come febbre, linfonodi ingrossati o malessere generale.
In questi casi è indispensabile un consulto urgente dal dentista.

Differenze tra stomatite e altre patologie del cavo orale
È fondamentale distinguere la stomatite da altre lesioni della bocca:
- Herpes labiale: causato da virus herpes simplex, con vescicole dolorose sulle labbra.
- Candidosi orale: infezione fungina con placche biancastre aderenti.
- Leucoplachia o tumori orali: lesioni bianche o rosse persistenti, che richiedono biopsia.
- Glossite migrante: chiazze rosse sulla lingua, che migrano nel tempo senza ulcerazione vera e propria.
Una corretta diagnosi evita trattamenti inutili e garantisce interventi mirati.
Consigli pratici per i pazienti
- Annotare episodi e sintomi: utile per valutare pattern e fattori scatenanti.
- Idratazione costante: mantenere la bocca umida riduce il dolore.
- Alimentazione equilibrata: correggere eventuali carenze nutrizionali.
- Igiene orale delicata: spazzolare con movimenti leggeri e dentifrici non aggressivi.
- Ridurre stress e abitudini irritanti: fumo, alcol e alimenti acidi o speziati.
FAQ – Stomatite
Cos’è la stomatite aftosa ricorrente?
È una patologia del cavo orale caratterizzata da ulcere dolorose ricorrenti chiamate afte.
Chi può soffrirne?
Bambini, adolescenti e adulti; la prima comparsa avviene spesso in età giovane.
Quali sono le cause principali?
Fattori genetici, carenze nutrizionali, alterazioni immunitarie, stress, traumi locali o allergie.
Come si cura?
Trattamento professionale con gel o collutori, correzione delle carenze, gestione alimentare e monitoraggio dal dentista.
È pericolosa?
Generalmente è benigna, ma lesioni persistenti o molto dolorose richiedono valutazione professionale.
Conclusione: prevenzione e controllo professionale
La stomatite aftosa ricorrente può essere fonte di dolore e disagio, interferendo con la masticazione, la parola e la qualità della vita. Tuttavia, con diagnosi accurata, interventi professionali mirati e buone abitudini domiciliari, è possibile ridurre significativamente la frequenza e la gravità degli episodi.
Se soffri frequentemente di ulcere o afte nel cavo orale, rivolgiti al tuo dentista di fiducia per una valutazione personalizzata e strategie preventive efficaci. La gestione professionale è fondamentale per prevenire complicanze e migliorare il benessere della tua bocca.