La leucoplachia è una lesione delle mucose orali piuttosto frequente che si manifesta sotto forma di placche bianche e si osserva in circa il 3% della popolazione adulta.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso questa condizione nel gruppo dei disordini del cavo orale potenzialmente maligni, quelli cioè che espongono il paziente a un maggior rischio di cancro orale.
Numerose sono le condizioni che possono manifestarsi a livello del cavo orale con l’aspetto di lesioni bianche, senza che per questo siano da considerarsi potenzialmente maligne. È quindi importante che l’odontoiatra sia in grado di intercettarle, di formulare un’adeguata diagnosi differenziale e di gestire nel modo più corretto il paziente affetto da leucoplachia orale.
Le leucoplachie possono essere omogenee o non, a seconda dell’aspetto clinico, sulla base dell’analisi del colore (bianco, bianco/rosso). Le lesioni disomogenee sono quelle che presentano un più alto rischio di trasformazione maligna.
La valutazione della presenza di displasia avviene solo tramite analisi microscopica, quindi dopo l’esecuzione di un prelievo bioptico.